POF

PIANO OFFERTA FORMATIVA


Il G.S. Villa è un’associazione sportiva che insegna la disciplina calcistica credendo fortemente nei valori sociali ed educativi dello sport. 

Al centro del nostro progetto vi è la costruzione e la crescita a 360° del giovane calciatore e per rispondere a tale sfida il G.S. Villa dispone della collaborazione di allenatori qualificati UEFA B, alcuni dei quali attivi anche nell’insegnamento dell’educazione motoria in varie scuole materne ed elementari di Milano, di un preparatore atletico professionista che curerà e svilupperà le capacità coordinative e condizionali dei ragazzi, di uno staff medico qualificato composto da un ortopedico, di un fisioterapista e di un osteopata e in ambito sociale di una psicologa esperta nello sviluppo delle relazioni umane e di un dietologo per sensibilizzare ed educare alla corretta alimentazione. Per quanto riguarda l’ambito tecnico, la Società organizzerà periodicamente incontri tecnici pratici sul campo per migliorare la comunicazione e la sinergia fra gli istruttori, incontri tecnici teorici per migliorare le conoscenze tecnico-tattiche degli allenatori da trasferire poi sul campo. Sia per il settore Agonistico sia per il settore pre-Agonistico, il G.S. Villa mette a disposizione per i ragazzi un’Academy calcistica volta al miglioramento ed al potenziamento tecnico, al lavoro specifico per i portieri ed alla valutazione posturale e recupero infortuni. Vengono organizzati anche campus estivi e pre-scolastici attraverso i quali i bambini hanno la possibilità di arricchire le loro amicizie e crearne delle nuove, trascorrere tempo fuori casa in un ambiente controllato e sicuro seguiti da istruttori che, attraverso un programma didattico, li metteranno nelle condizioni di migliorare anche le loro capacità motorie e coordinative generali, oltre che quelle specifiche del gioco del calcio. Nel periodo prescolastico potranno usufruire di un insegnante che li seguirà nello svolgimento e nella correzione dei compiti. Con la finalizzazione di aumentare l’interazione fra scuola, gruppo sportivo e famiglia e valorizzare l’attività sportiva sul piano territoriale, la società organizza una giornata aperta a bambini e bambine rivolgendo la propria attenzione agli istituti scolastici primari e alle famiglie (open day). Molto importante, infine, la collaborazione con le università, che offre agli istruttori informazioni aggiornate e innovative con la possibilità per gli studenti di partecipare ad un tirocinio formativo per sperimentare in pratica quanto appreso in teoria.     

Obiettivi: Il POF è elaborato partendo dalla centralità del giovane calciatore e dalla convinzione che formazione tecnica e educazione non sono in contrapposizione.

L’attività calcistica giovanile è regolata al fine di assicurare a tutti i bambini alcuni diritti, tra i quali quello di divertirsi e giocare facendo sport in un ambiente sano, circondati ed allenati da persone competenti. Hanno il diritto di allenarsi e misurarsi con giovani che abbiano le loro stesse possibilità di successo in competizioni adatte alla loro età ed in sicurezza, ma soprattutto hanno il diritto di non essere dei campioni.

La programmazione: può essere definita come l’organizzazione delle risorse disponibili al fine di raggiungere gli obiettivi da conseguire in tempi determinati e con i metodi più opportuni. In pratica si tratta di costruire un progetto pluriennale attraverso il quale raggiungere gli obiettivi concordati tra società e allenatori. Verrà concepita e sviluppata nel lungo periodo, con un filo conduttore che parte dai Piccoli Amici fino agli Allievi. Ogni persona deve conoscere che l’obiettivo da raggiungere è “FORMARE GIOCATORI”, che sappiano esprimersi in base alle potenzialità reali e possano, un domani, approcciarsi al calcio “dei grandi” senza troppe difficoltà.

Il metodo: sarà infine l’itinerario e il modo con cui l’allenatore attuerà la gestione del processo di insegnamento-apprendimento tramite metodo induttivo, nel quale il protagonista principale è il giocatore che ricerca e scopre in maniera autonoma le soluzioni ai problemi presentati. 

Crediamo fortemente che il ragazzo debba imparare a saper scegliere in massima libertà ed autonomia con la facoltà di poter sbagliare affinchè possa correggersi ed essere poi indipendente nelle scelte da fare in un campo di Calcio e di riflesso nella Vita.

Nel percorso formativo che attraversa tutta la carriera sportiva dei giocatori, l’attenzione si sposterà, progressivamente, dal comportamento individuale a quello collettivo aumentando in modo crescente il numero di elementi che caratterizzano il contesto di gioco (compagni ed avversari), lo spazio da utilizzare o controllare ed in generale le difficoltà da affrontare.

Offerta tecnica: non ponendo il conseguimento del risultato come obiettivo primario e irrinunciabile, è richiesto ai nostri allenatori ed istruttori di saper sviluppare l’equilibrio psico-fisico dei ragazzi e di contribuire a creare uno spirito di gruppo e di sana competizione, oltre che di saper svolgere un equilibrato e attento lavoro di coinvolgimento che appassioni i ragazzi alla pratica sportiva, al continuo miglioramento ed al convinto impegno personale.

Educare alla pratica sportiva: 

• Sviluppando il potenziale tecnico-motorio dei giovani calciatori. 

• Ponendo attenzione ai valori che concorrono alla costruzione equilibrata della personalità: prima la persona, poi il calciatore.

• Variando le finalità in relazione alle diverse fasi evolutive dei giovani calciatori che saranno di natura prettamente ludica e di educazione motoria nella fase iniziale (Piccoli Amici, Pulcini, Esordienti), favorendo un’ampia base di partecipazione, e solo progressivamente saranno prevalenti gli obiettivi di contenuto agonistico (Giovanissimi, Allievi). 

• Promuovendo l’acquisizione di una mentalità positiva: dare il meglio di sé in allenamento e in gara, senza mai sentirsi arrivati e senza abbattersi di fronte alle difficoltà, giocare con determinazione, lucidità e serenità esprimendo i lati positivi della propria personalità. 

• Sviluppando l’interesse per l’attività sportiva, sfruttando naturalmente, senza esasperazioni, le motivazioni primarie del gioco e dell’agonismo. 

• Rispettando i bisogni dei giovani di divertirsi ed imparare. 

• Rispettando la specificità dell’allenamento (programmare per obiettivi specifici). 

• Privilegiando lo sviluppo di competenze tecnico-tattiche individuali nelle prime fasce di specializzazione. 

• Privilegiando il gioco offensivo nelle categorie giovanili (non fase difensiva fine a se stessa). 

• Ottenendo i migliori risultati agonistici possibili, senza ricercare la vittoria ad ogni costo. 

• Garantendo all’organico delle prime squadre di riferimento gli adeguati ricambi generazionali con atleti cresciuti nel territorio. 

• Ottenendo un comportamento dei giovani calciatori, dei tecnici e dei dirigenti compatibile con i principi didattici ed educativi condivisi. 


Educare all’autonomia:

• Aiutando il giovane calciatore a star bene con se stesso anche sul piano psicologico, emotivo ed affettivo, accrescendo la fiducia in sé e l’autostima.

• Fornendo tutto lo spazio possibile all’espressione della personalità del ragazzo, nel rispetto delle regole delle dinamiche del gruppo di appartenenza, in modo da favorire le capacità creative individuali globali.

• Aiutando i bambini ed i ragazzi ad acquisire un efficace metodo di lavoro, ad impegnare proficuamente il tempo a disposizione in modo da fornire una risposta soddisfacente alle esigenze personali (famiglia, scuola, sport, tempo libero, relazioni sociali). 


Educare alla socialità: 

• Sviluppando la capacità di rapportarsi agli altri (coetanei – compagni e avversari – e adulti – genitori, tecnici, dirigenti), accettandoli e rispettandoli. 

• Richiedendo il rispetto delle regole della convivenza civile in generale e delle dinamiche del gruppo squadra in particolare. 

• Stimolando l’assunzione di precisi diritti e doveri in relazione alla propria posizione di giocatore, in funzione dell’età. 


Educare alla legalità e alla coscienza civica: 

• Promuovendo in tutti i tesserati il rispetto delle regole del gioco e dello sport in generale, educandoli alla lealtà, all’onestà, alla correttezza in campo e fuori. 

• Richiedendo il rispetto degli spazi, delle attrezzature, degli impianti, dei mezzi di trasporto e dell’abbigliamento in dotazione.


Alle famiglie è proposta la condivisione degli obiettivi della nostra Società mediante la partecipazione agli incontri che si rendessero opportuni lungo la stagione sportiva, l’assunzione di ruoli attivi in occasione dei vari momenti agonistici dei ragazzi, partecipando alle trasferte senza esasperazioni o aspettative. Alle famiglie si chiede, inoltre, di collaborare con i ragazzi nel garantire la puntualità nella partecipazione agli allenamenti e alle partite e la tempestività nel comunicare difficoltà o impedimenti alla partecipazione dei ragazzi alle attività, l’attenzione nel mantenere la completezza e l’efficienza dell’attrezzatura sportiva, una adeguata e attenta educazione alimentare, un tifo partecipe ma rispettoso. 

In definitiva, ai genitori viene richiesto di condividere il progetto educativo, formativo e sportivo nelle sue linee generali e nei suoi risvolti delle norme comportamentali.


Agli atleti viene proposto un modello comportamentale e di etica sportiva che valorizzi la ricerca e il riconoscimento dei propri limiti (fisici, tecnici, caratteriali) tendente ad accrescere equilibrio e determinazione personale e di gruppo. Si chiede loro, inoltre, di mantenere il rispetto nei confronti di compagni, avversari, allenatori e collaboratori e rispettare le loro decisioni. Imparare ad essere tollerante nei confronti di chi è meno capace e in generale di chi sbaglia e collaborare con gli altri, in allenamento e in gara, per migliorare come individuo e come gruppo, avere cura della divisa societaria e di tutto il materiale tecnico consegnato, rispettare i materiali e le strutture dove si svolgono le attività, affrontare con impegno e serietà gli sforzi richiesti, presentarsi agli appuntamenti con puntualità, saper vivere in maniera equilibrata sia il successo che l’insuccesso, saper organizzare il proprio tempo di studio e il proprio tempo libero per trovare, all’interno di quest’ultimo, lo spazio per l’attività sportiva.


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